
Entre los libros, "Le città invisibili", de Italo Calvino, con frases que, leídas a la vuelta del viaje, dan ganas de emprender uno nuevo: "Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore retrova un suo pasatto che non sapeva più de d'avere: l'estraneità de ciò che no sei più o no possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e no posseduti".
En italiano, sí, pero creo que se entiende bastante bien.


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